Lewis Carroll è celebre soprattutto per i due romanzi Alice nel Paese delle Meraviglie (1865) e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò (1871).
In questo articolo vi parlo della sua pseudo-pedofilia e del fatto che amava intrattenersi con una bambina di nome Alice Pleasance Liddell. Questa fanciulla non è una bambina qualsiasi….ma bensì colei che inspirò lo stesso Carroll a scrivere i sue romanzi su Alice.
Il Reverendo Charles Lutwige Dodgson (Daresbury, 1832 – 1898) – in arte Lewis Carroll, semiadozione dei suoi nomi latini Carolus Ludovicus, fu uno scienziato, uno stravagante scrittore e un fotografo e ci ha lasciato molte foto della vera Alice.
Il suo hobby preferito era quello di conversare e passare del tempo con le sue amiche-bambine… la sua preferita era appunto Alice Pleasance Liddell.
Nata a Westminster il 4 Maggio 1852 fu la quarta dei dieci figli di Henry George e Lorina Hannah Liddell. Nel giugno 1855 suo padre fu nominato decano dell’Università di Oxford in Inghilterra dove Charles Dodgson/Lewis Carroll insegnava matematica.
Alice e le sue sorelle passavano spesso il pomeriggio insieme a Carrol e la storia dei due libri a lei dedicati ha inizio con una gita in barca sul Tamigi, avvenuta realmente in data 4 luglio 1862.
I reverendi Carroll e Duckworth, entrambi docenti in Oxford, invitarono le tre figlie di Henry George Liddell a fare questa famosa gita in barca: Lorina Charlotte – di tredici anni, Alice Pleasance – dieci, e Edith – otto. Carroll ne ha trenta.
Le tre sorelle Liddell.
Da sinistra a destra: Edith, Lorina e Alice
Scrive Carroll in un suo articolo del 1888:
Molti giorni avevamo vogato insieme su quelle acque tranquille, le tre fanciulline ed io, e molte fiabe erano state improvvisate per loro (…) eppure nessuna di tutte queste storie fu mai scritta… finché giorno venne, quasi per caso, che Alice domandò che la storia venisse scritta per lei. È stato molti anni fa, ma ricordo distintamente, ora mentre scrivo, come, in un disperato tentativo dí scavare una qualche nuova vena fiabesca, avessi mandato la mia eroina gíú a capofitto in una tana di coniglio, tanto per cominciare, senza la minima idea di cosa sarebbe successo dopo. E cosi, per il piacere di una bambina che amavo (Alice n.d.r.), stesi il manoscritto, e illustrai con rozzi disegni di mia mano il libro
La storica gita sul Tamigi riecheggia sia nella lirica iniziale, introduttiva e dedicatoria, di “Alice nel paese delle meraviglie” che in quella finale di “Attraverso lo specchio”, delle quali riportiamo le strofe . L’Autore, col suo mondo popolato di stranezze infinite, si delizia nel ricordo dei dorati pomeriggi sul fiume, nella barca mossa da mani infantili.
Da sapere che le tre sorelle, in questa gita in barca non vengono chiamate col loro nome, infatti: Prima è Alice, Secunda è Lorina, e Tetria è Edith.
Lewis Carrol e Alice Liddell
Alice Liddell ed il personaggio di « Alice » del libro sono molto differenti. L’idea diffusa secondo cui il personaggio di « Alice » sia fortemente ispirato ad Alice Liddell fu contestata da Charles Dodgson/Lewis Carroll stesso che, verso la fine della sua vita, dichiarò che « Alice » era un personaggio totalmente immaginario e non era basato su di una bambina in particolare o realmente esistita.
Ad ogni modo una cosa è certa: Alice Liddell non ha ispirato i disegni di « Alice » nell’edizione originale, John Tenniel l’illustratore non l’aveva mai incontrata. Anzi, egli disse che Carroll aveva lui inviato delle fotografie di un’altra bambina (Mary Hilton Badcockpour) da cui ha poi tratto l’ispirazione. Questa tesi non è mai stata provata e ad oggi non è dato sapere a chi il disegnatore si ispirò davvero.
In fin dei conti rimangono numerose incertezze circa l’influenza reale di Alice Liddell sui racconti di Carroll. Ma un elemento lascia pensare che i libri le fossero almeno dedicati: nel XII ed ultimo capitolo del libro Through the Looking-Glass, and What Alice Found There (Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò) figura un acrostico poema che, letto dall’alto in basso concentrandosi sulla prima lettera di ogni verso, forma il nome « Alice Pleasance Liddell ».
«A boat beneath a sunny sky,
Lingering onward dreamily
In an evening of July–
Children three that nestle near,
Eager eye and willing ear,
Pleased a simple tale to hear–
Long has paled that sunny sky:
Echoes fade and memories die.
Autumn frosts have slain July.
Still she haunts me, phantomwise,
Alice moving under skies
Never seen by waking eyes.
Children yet, the tale to hear,
Eager eye and willing ear,
Lovingly shall nestle near.
In a Wonderland they lie,
Dreaming as the days go by,
Dreaming as the summers die:
Ever drifting down the stream–
Lingering in the golden gleam–
Life, what is it but a dream? »
Il 30 Giugno 1863, la famiglia Liddell lasciò la città ed Alice e Charles cessarono la loro relazione d’amicizia. Lui le scriverà nel 1885 per chiederle il manoscritto originale della prima versione di Le avventure di Alice sotto terra.
Mia cara signora Hargreaves (il suo nome da sposata), immagino che questa le sembrerà una voce dall’oltretomba, dopo tanti anni di silenzio; tuttavia […] l’immagine mentale di colei che per tanti anni è stata la mia amica-bambina ideale è come sempre vivida. Da allora ho avuto molte amiche-bambine, ma non è stata mai la stessa cosa
Alice Liddell in età adulta