Buongiorno a tutti voi!
Oggi vi posto la seconda e ultima parte dell’intervista fatta a Don Hahn sulla rieditazione de Il Re Leone in 3D.
Oggi vi posto la seconda e ultima parte dell’intervista fatta a Don Hahn sulla rieditazione de Il Re Leone in 3D.
Al di fuori del suo prossimo successo come pellicola in 3D, Il Re Leone rimane uno dei più grandi successi della storia dello studio di Burbank, oltre che uno dei progetti prediletti della carriera di Don Hahn. Eppure questa release cinematografica di un vecchio classico adattato ai tempi moderni potrebbe essere considerata proprio come un segno dei tempi che cambiano radicalmente. Quale futuro attende il mondo dell’animazione?Che cosa rende Il Re Leone un così grande successo?
La storia, la storia e… la storia! Se facciamo bene il nostro lavoro, lo spettatore dimentica che sta vedendo dei disegni e si immerge nel film, lasciandosi trasportare dalla storia.Hai prodotto film come La Bella e la Bestia e Il Gobbo di Notre Dame. Pensi che nell’animazione contemporanea si sia persa la magia delle favole classiche?
A me sembra che le favole siano ancora vive, solo in una forma differente. Penso che Harry Potter abbia tutto il mito e la magia di una favola, solo in una confezione diversa. E penso che il prossimo film Pixar, Brave, sorprenderà molte persone con la sua storia originale e incredibile. Ci sarà sempre spazio per il modo classico di raccontare una vecchia storia. Tim Burton l’ha dimostrato con Alice in Wonderland.Ho sentito dire che hai studiato musica: ha questa qualcosa in comune con l’animazione?
Al college ho effettivamente studiato musica e sono un percussionista. Quando sono arrivato in Disney ho subito visto che musica e animazione procedevano di pari passo. La forma complessiva di un film animato è come una sinfonia, con picchi e cadute veloci, parti lente e un gran finale.Com’è cambiata l’industria cinematografica e il pubblico dai giorni de Il Re Leone?
L’economia cinematografica è come quella della moda. Le cose sono continuamente in e out. Ma è veramente difficile centrare la moda del momento quando fai un film d’animazione. Abbiamo impiegato circa quattro anni per realizzare Il Re Leone e quindi devi fare affidamento su temi che possono essere divenuti fuori moda e tradurli per un pubblico internazionale.
La storia, la storia e… la storia! Se facciamo bene il nostro lavoro, lo spettatore dimentica che sta vedendo dei disegni e si immerge nel film, lasciandosi trasportare dalla storia.Hai prodotto film come La Bella e la Bestia e Il Gobbo di Notre Dame. Pensi che nell’animazione contemporanea si sia persa la magia delle favole classiche?
A me sembra che le favole siano ancora vive, solo in una forma differente. Penso che Harry Potter abbia tutto il mito e la magia di una favola, solo in una confezione diversa. E penso che il prossimo film Pixar, Brave, sorprenderà molte persone con la sua storia originale e incredibile. Ci sarà sempre spazio per il modo classico di raccontare una vecchia storia. Tim Burton l’ha dimostrato con Alice in Wonderland.Ho sentito dire che hai studiato musica: ha questa qualcosa in comune con l’animazione?
Al college ho effettivamente studiato musica e sono un percussionista. Quando sono arrivato in Disney ho subito visto che musica e animazione procedevano di pari passo. La forma complessiva di un film animato è come una sinfonia, con picchi e cadute veloci, parti lente e un gran finale.Com’è cambiata l’industria cinematografica e il pubblico dai giorni de Il Re Leone?
L’economia cinematografica è come quella della moda. Le cose sono continuamente in e out. Ma è veramente difficile centrare la moda del momento quando fai un film d’animazione. Abbiamo impiegato circa quattro anni per realizzare Il Re Leone e quindi devi fare affidamento su temi che possono essere divenuti fuori moda e tradurli per un pubblico internazionale.
BACK TO THE FUTURE
Don Hahn attualmente sta lavorando con Tim Burton al suo prossimo progetto, la rielaborazione del cortometraggio realizzato in gioventù Frankenweenie. Entrambi sono ancora immensi nel pieno della produzione e nessuna anticipazione può essere davvero svelata. Ma ciò non impedisce ad Hahn di volgere lo sguardo verso il futuro.Hai mai considerato l’idea di un sequel in CG de Il Re Leone?
L’idea mi fa un po’ paura. Amo i film in CG, sono moderni e miracolosi. Ma la storia de Il Re Leone è un’allegoria di alcune emozioni molto umane sui genitori, i figli e l’Africa. Uno stile di disegno a mano centra l’idea. È letteralmente un film fatto a mano. La musica è fatta in questo modo, ricca di percussioni e voci africane. Tutto ciò aggiunge qualcosa che è unico e credo sia la scelta migliore per Il Re Leone.Attualmente stai lavorando con Tim Burton. Com’è lavorare con lui? Avete altri progetti insieme?
Conosco Tim da parecchi anni, sin da quando era un animatore in Disney nei primi anni Ottanta. È un brillante artista e narratore e lavorare con lui è magnifico.Pensi che l’animazione tradizionale abbia un futuro? O dobbiamo aspettarci una predominanza di film in CG nei prossimi anni?
Io penso che viviamo già in un mondo a predominanza computerizzata e già da parecchio tempo. nonostante ciò penso ci sia un futuro per l’animazione fatta a mano e in tutti gli altri modi. Tim Burton sta dirigendo Frankenweenie usando la stop motion. I film di Miyazaki sono dei capolavori creati con pittura e matita. Secondo me il pubblico non va a vedere un film per la tecnica utilizzata. Ci va per essere intrattenuto, indipendentemente se sia fatto con i burattini, le matite o i pixel.