Il gatto Oreste di Alice si chiama così per un preciso motivo: per esigenze di adattamento durante la fase di doppiaggio del film!
Il lungometraggio Alice nel Paese delle Meraviglie uscì nelle sale cinematografiche nel 1951.
Non tutti sanno che il film è tratto da due romanzi scritti ben cento anni prima da Lewis Carroll.
Vi siete mai domandati per quale motivo la gatta di Alice, nei libri di Lewis Carroll è femmina e si chiama Dinah, mentre nel film della Disney in italiano sia un maschio e si chiami Oreste?
Nel film originale, in inglese, il nome e quindi il sesso del gatto è uguale a quello del libro (Dinah), ma è stato trasformato in maschio dall’adattamento italiano. In realtà questo cambiamento è stato operato per una ragione ben precisa che solo il maestro dialoghista Roberto De Leonardis poteva escogitare.
Nella scena del ricevimento del Leprotto e del Cappellaio, Alice ha capito che non deve pronunciare la parola “gatto” per non spaventare il Toperchio. Così, nella versione originale, Alice decide di sillabare la parola gatto (C-A-T), ma il Cappellaio pensa che Alice stia parlando di tè (la pronuncia inglese di “tea” e della lettera T è identica).
La stessa cosa non sarebbe potuta succedere in italiano con la parola “gatto”, che non finisce con “Tè”. De Leonardis allora ha avuto la brillantissima idea di far sillabare ad Alice il nome “O-res-te”, così che il Cappellaio sia libero di pensare al tè.
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