[RECENSIONE]: I Love Paperopoli, il plastico della città dei paperi continua in edicola

… Qua la vita a Paperopoli, è un gran ballo…
Corri, voli in aeroplano ma che … sballo!”

In quanti l’hanno letta cantando?

Scommetto in molti, perché, in fondo, Paperopoli, con i suoi poliedrici abitanti e i suoi mastodontici edifici, è davvero uno sballo!

Ideata dal grande cartoonist americano Carl Barks, la città dei paperi ha pian piano preso piede nell’immaginario collettivo di tutti e, grazie a Disney e Centauria, la magia è diventata realtà con “I love Paperopoli, la collezione a fascicoli che permette ai fan del  mondo Disney di costruire un fantastico plastico di 90 x 90 cm. della incredibile, simpatica e allegra città dei Paperi.
In ogni uscita si trova una parte del plastico (edifici, i veicoli e i personaggi) da assemblare e un fascicolo illustrato completo di notizie e curiosità sulla città di Paperopoli e i suoi abitanti.

Per molti, questa iniziativa è stata un po’ come la realizzazione di un sogno e Centauria è riuscita nell’intento di realizzarlo creando un plastico a misura di papero!

Le prime notizie dell’opera furono trapelate già nell’estate 2017 e a Settembre la collezione ha preso il via in edicola.

Con le prime uscite abbiamo costruito il centro cittadino che si snoda dal maestoso deposito di Zio Paperone fino alle villette di Pico De PaperisPaperinoBrigitta, per passare dal parco cittadino con l’imponente statua del fondatore della città Cornelius Coot.

Oltre alle case dei personaggi abbiamo costruito anche il club dei miliardari, la banca, la borsa, il municipio e il museo.

Pezzo dopo pezzo la collezione ha fatto sì che conoscessimo la periferia urbana con edifici come Villa Rosa, il quartier generale delle Giovani Marmotte, la stazione e la prigione. Inoltre la collezione è arrivato fino agli scorci di campagna con la cittadina di Quack Town (luogo di infanzia di Paperino Paperotto e residenza di Nonna PaperaeCiccio) e fino al Cucuzzolo del Misantropo con il burbero e solitario Dinamite Bla.

La vera ventata di aria fresca per questa collezione è stata senza dubbio la presenza di personaggi che ad oggi non erano ancora stati prodotti in 3D; tra questi spiccano senza dubbio Bum Bum Ghigno (ideato da Corrado Mastantuono nel 1997), il Gran Mogol e Anacleto Mitraglia (rissoso vicino di Paperino).

L’opera, inizialmente pensata in 50 uscite, ha continuato con altri 20 fascicoli, arricchendo la città con edifici mancanti come la scuola, il centro commerciale, il teatro dell’opera e la desideratissima Ducktlair Tower, cornice delle più memorabili avventure di Pk.

Reduce di un successo senza precedenti, Centauria ha prolungato la collezione ed è proprio questa la novità dell’anno: I love Paperopoli proseguirà fino alla centesima uscita!

A partire dal 2 Gennaio 2019, con questa nuova espansione del plastico, andremo a conoscere la zona marittima della città con il Faro di Capo Quack e il suo molo, dove ormeggerà la barca del lupo di mare Moby Duck.
Non disperate però, non costruiremo solo parti marine! Troveremo, infatti, il club delle ragazze, il luna park, l’ufficio di Umperio Bogarto e l’università, oltre a numerosi mezzi stradali e acquatici.

E i nuovi personaggi? Vedremo sicuramente, oltre i sopra citati, la ciarliera Chiquita, il cugino Bassotto Intellettuale 176Paperetta Ye Ye e la chiacchieratissima quanto amatissima, Reginella.


La novità più succulenta è, però, la presenza, per la prima volta in assoluto in versione 3D, del nemico sudafricano di Paperone, Cuordipietra Famedoro e soprattutto delle nipotine di Paperina, Ely Emy ed Evy. Queste ultime, oltre ad arricchire la popolazione paperopolese, saranno sicuramente chicche da non lasciarsi sfuggire in quanto pezzi inediti per molti collezionisti!

Personalmente, da collezionista e amatore dell’opera, sono molto contento dell’ampliamento della città. Unico rammarico è la mancanza di alcuni personaggi chiave della Paperopoli che tutti conosciamo, come la fidata Miss. Paperett o il pestifero Pennino, nipote di Paperoga, oltre a personaggi un po’ più marginali ma che fanno spesso capolino nelle avventure dei paperi come Paperinika, il cugino Sgrizzo Papero o il geniale nipotino di Archimede, Newton.

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Mi auguro solo che tutti questi mezzi acquatici da collocare nella zona marina non vadano a soffocare quella che è la parte azzurra della città.
Inoltre spero che tutti questi edifici cittadini non offuschino lo skyline urbano formato più da edifici che da case.
A questo link potete trovare il piano completo dell’opera. 

Una cosa è certa, quest’opera editoriale resta una collezione unica nel suo genere e, in attesa di poter costruire, speriamo, anche la città di Topolinia, non possiamo che dire: I love Paperopoli!

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