
La scorsa settimana abbiamo assistito all’anterprima stampa di Saving Mr Banks. Ecco la nostra recensione 🙂
Vento dall’est, la nebbia è là, qualcosa di strano tra poco accadrà. Troppo difficile capire cos’è, ma penso che un ospite arrivi per me
Candidato a 13 Oscar e vincitore di ben 5 statuette, il film di Robert Stevenson è stato frutto di un accanito corteggiamento durato circa 20 anni da parte di Walt Disney nei confronti di P.L Travers, l’autrice del romanzo e detentrice dei diritti sui personaggi.Uscito poi nel 1964, Mary Poppins, ha affascinato intere generazioni e dopo mezzo secolo la casa di Topolino omaggia la bellezza di questa pietra miliare del cinema con l’uscita di Saving Mr Banks.
Prendendoci per mano torneremo indietro nel tempo e capiremo come mai l’inglesissima Signora Travers (interpretata da una magnifica Emma Thompson) è così riluttante nel trasformare la sua tata in un “altro mattone del luccicoso mondo Hollywoodiano”.
Siamo nel 1961 e la Travers, “obbligata” dalla sua delicata situazione finanziaria (gli incassi dei suoi libri stavano calando enormemente), accetta finalmente dopo tantissimi anni di recarsi a Los Angeles per incontrare Walt Disney (Tom Hanks) e i suoi collaboratori per leggerne la sceneggiatura e assicurarsi il controllo totale dell’opera.
Inorridita dallo zuccherato mondo animato creato da Disney, la stessa Travers renderà la pre-produzione un inferno, portando Walt più volte all’esasperazione. Quest’ultimo, pur di dare vita a Mary Poppins sarà disposto a cedere su piccoli dettagli di sceneggiatura insignificanti.
Ben presto tutto il team di produzione capirà che c’è qualcosa di nascosto e profondo che turba tanto la Travers. E’ qui che ha inizio la parte più commovente del film. A tocchi di flashback torneremo indietro nel tempo per conoscere un’infanzia difficile che ha dovuto sopportare da bambina. Più che svendere la sua tata, la Travers ha paura di lasciare andare un ricordo, più doloroso e intimo, che è la chiave del suo apparente cuore gelido.

I titoli di coda sono poi la ciliegina sulla torta. Un consiglio: rimanete in sala fino alla fine! 😉