Abbiamo avuto il piacere di assistere all’anteprima stampa di Turbo, il prossimo film della DreamWorks che uscirà nelle sale italiane il prossimo 19 Agosto. Ed eccovi la nostra recensione!
Prendete una lumaca da giardino, iniettatele una super velocità e mettetela in fila per farla gareggiare nella 500 Miglia di Indianapolis. La DreamWorks, con il suo ultimo film d’animazione Turbo ci insegna che “nessun sogno è troppo grande e nessun sognatore è troppo piccolo”.Una storia impossibile, dopotutto come potrebbe una lentissima chiocciola competere contro delle macchine da corsa? Inimmaginabile! Ma questo è il bello della storia: anche quando il protagonista Turbo tocca il fondo, ferito e col cuore spezzato, ha ancora qualcosa per cui combattere, ovvero per l’incoraggiamento e la forza datogli da Chet, suo fratello esageratamente protettivo, e dal gruppo di amici invertebrati e non.Ma facciamo un passo indietro: Teo fa parte di una colonia di lumache il cui monotono scopo di ogni giorno è quello di raccogliere pomodori, scartare quelli marci e mangiarseli. In tutto ciò lui è la pecora nera di questa comunità: odia la sua natura flemmatica e ambisce al mondo delle corse, aspirando a diventare come il suo idolo Guy Gagnè, il piu’ grande pilota del mondo.
Accidentalmente il suo DNA verrà modificato, riuscendo a correre veloce come un’auto e da lì in poi incomincia a farsi chiamare Turbo. Grazie all’amicizia che nascerà tra lui e Tito, un venditore di tacos, il suo sogno diverrà realtà.
Accidentalmente il suo DNA verrà modificato, riuscendo a correre veloce come un’auto e da lì in poi incomincia a farsi chiamare Turbo. Grazie all’amicizia che nascerà tra lui e Tito, un venditore di tacos, il suo sogno diverrà realtà.
Nonostante l’originalità della storia, Turbo può essere facilmente accostato a Ratatouille, il bellissimo film della Pixar uscito nel 2007.
I due protagonisti sono degli animali la cui passione è in netto contrasto con la loro natura: uno è un topo che ama cucinare, l’altro è una chiocciola che desidera sfrecciare a tutta velocità.
I due protagonisti sono degli animali la cui passione è in netto contrasto con la loro natura: uno è un topo che ama cucinare, l’altro è una chiocciola che desidera sfrecciare a tutta velocità.
Ricco di colori sgargianti e di spassose gag, Turbo si rivolge non solo ai più piccoli ma anche a un pubblico più adulto grazie alla scelta della colonna sonora rap con canzoni di Snoop Dog (nella versione originale presta la voce alla lumaca Fighetto), Run DMC e Pittbull e grazie ai temi scelti come le gare automobilistiche.
Lontano dai gloriosi Shrek e Madagaskar, la DreamWorks sta perdendo colpi ultimamente, vedi Le 5 Leggende e I Croods fino ad arrivare a Turbo. Film che non toccheranno le alte vette come i precedenti ma di sicuro piacevoli da vedere.