Secondo alcuni forum della Disney, Venerdì 28 Ottobre, alle 2.45 di notte :-/ , sarà trasmesso su Rai Uno “Il risveglio della magia” (2009).
Diretto e prodotto dal bravo Don Hahn, il documentario omaggia quel gruppo di persone che, dalla seconda metà degli anni ’80, “svegliarono la Bella Addormentata”, cioè il reparto animazione dei Walt Disney Studios, caduto in un sonno profondo.
Questo fu possibile grazie a tutto lo staff, coordinato da Frank Wells (il presidente), Michael Eisner, Jeffrey Katzenberg (presentato come un tipo tutt’altro che umile, interessato solo a far soldi) e Roy Disney. La nuova dirigenza arrivò quando “Taron e la pentola magica” era già in produzione. Katzenberg vi tagliò una sequenza, ma il film fu un vero flop al botteghino (superato persino dal film sugli “Orsetti del cuore”). Si passò oltre. Venne il momento di “Basil l’investigatopo” che Katzenberg rinominò, per questioni di marketing, “The Great Mouse Detective” anzichè “Basil of Baker Street”. Seguirono “Oliver & Company” e “Bianca & Bernie nella terra dei canguri”, quest’ultimo ricordato come il primo film d’animazione colorato per intero al computer.
Qualcosa si stava muovendo. In effetti, con “Chi ha incastrato Roger Rabbit?” e “La Sirenetta” (alle cui sorti vennero legate le sorti degli stessi Studios) si può parlare a pieno titolo di rinascita. Il merito fu anche del duo Alan Menken/Howard Ashman. Quest’ultimo, in particolare, fu non solo paroliere, ma anche produttore esecutivo, oltre che de “La Sirenetta”, de “La Bella e la Bestia”. Colpito dall’AIDS, si spense sei mesi prima del lancio cinematografico della pellicola.
Alla figura di Ashman è dedicato molto spazio. Era dotato di grande carisma e autorità. Contraddirlo era sempre pericoloso. Era un tipo “differente” dai buontemponi della Disney: era snob, ebreo, e gay. Molti lo consideravano un “divo”, una “prima donna”, ma inizialmente non sapevano che la sua inquietudine era dovuta al fatto che egli sapeva di avere i giorni contati! La prematura scomparsa di Ashman lasciò a tutti una grande amerezza, ma anche un’immensa eredità da conservare. “Aladdin” su cui stava lavorando insieme a Menken, uscì un paio d’anni dopo e fu un altro successo.
Il racconto prosegue con l’impensato successo de “Il Re Leone” e si chiude con la pre-produzione di “Pocahontas” (passando per “Tim Burton’s The Nightmare Before Christmas” e la Pixar). Il meccanismo virtuoso si stava rompendo. E, in effetti, si ruppe, per questioni soprattutto legali, dopo l’improvvisa morte di Wells, perito in un incidente aereo.
Wells era il mediatore, il pacificatore del gruppo. Con la sua dipartita vennero a trovarsi, senza più mediazioni, tre galli nello stesso pollaio: Eisner, Disney, Katzenberg. Quest’ultimo si auto-promose come successore di Wells, ma non ebbe l’appoggio degli altri due e fu costretto ad andarsene.
Dunque preparatevi a fare una lunga nottata o mettere giusto il timer del videoregistratore! 🙂